Nata a Roma
Altezza 1,74
Occhi azzurri
Capelli biondi
LINGUE Italiano madrelingua – Inglese ottimo – Francese ottimo – Spagnolo discreto.
DIALETTI Romano – Napoletano – Siciliano – Calabrese – Bolognese – Milanese – Slavo.
STUDI
Eclettica, empatica, versatile, accogliente, leale, intelligente (almeno così crede…), pragmatica, ma anche casinista, incazzosa, insofferente. È soprannominata Entropia o Macchia d’olio, perché ricopre le superfici dei suoi oggetti, appunti, opuscoli, foto. Di sé, insomma.
Valentina Tomada è complessa, come ogni donna.
Ha sempre amato leggere e scrivere, sin dalla prima elementare, e ha sempre detto che le sarebbe piaciuto scrivere un libro. Dopo essere passata attraverso i pensierini, i temi, i diari segreti, le poesie (alle elementari ha addirittura vinto un premio) le commedie teatrali, i cortometraggi, l’ha fatto. E ha trovato anche un editore. Uno di quelli veri, la Newton Compton.
In the meantime…
Ha scritto e girato quattro cortometraggi, vincendo diversi premi.
Ha recitato in numerose fiction, da ‘Incantesimo’ a ‘Centovetrine’, da ‘Provaci ancora Prof’ a ‘Vivere’, fino a ‘Don Matteo’ e ‘Un Passo dal cielo’.
Ha una bellissima famiglia composta da Eugenio, Eva e Lola (il cane).
Con la sua Associazione Culturale ha ‘inventato’ il “Car Boot Market” a Roma, ha organizzato e porta avanti da ormai sei anni il “Fabriano Film Fest” nell’omonima città, ha appoggiato la candidatura di Roma come “Città Creativa UNESCO per il Cinema (per chi non lo sapesse Roma l’ha anche vinta…).
Ama cucinare, invitare, mangiare, sperimentare, parlare diversi idiomi, cambiare case, conoscere persone, cose e paesi. È puntualissima e per contro odia aspettare.
Valentina Tomada descritta da Valentina Tomada
Io ho una filosofia: nella vita bisogna dar retta ai segni. Cominciamo da quello zodiacale. E il mio è l’Acquario. Quindi, testa tra le nuvole e duemila progetti e interessi. Ascendente scorpione. Quindi, ogni tanto m’incazzo e pungo chi mi rompe. Ma sono un pezzo di pane, con la Nutella pure..
Sulla carta d’identità c’è scritto: nata a Roma. Papà del nord, mamma del sud, ma di origini slave. Ne esce fuori Valentina, che sembra una bella slava (dicono) con animo marocchino (dico). Segno che mescolarsi è bene. Credo nell’amicizia. Non credo ai cretini, i saccenti, gli incivili. Amo frequentare solo chi amo, chi mi sta simpatico o mi piace, chi non amo ancora, ma amerò, già lo so…
Credo nelle energie alternative (anche quelle sprigionate dalle persone) e nel rispetto di questo pianeta (faccio la raccolta differenziata da almeno 20 anni) e adoro andare in bici. Sono però una centaura convinta e appassionata, sebbene con gli automobilisti che: parlano al telefono, mandano sms, leggono, scrivono, montano una barca a vela, allenano una squadra di calcio, scolano la pasta il tutto continuando a guidare, si rischia la pelle.
Da piccola volevo recitare. Che cosa infantile! Ora sono cresciuta e questa cosa infantile è il mio mestiere. Segno che essere infantile fa crescere.
Scrivo. Scrivo commedie, idee, storie, cazzate di ogni sorta. Mi dicevano sempre più spesso di scrivere un libro: e allora l’ho fatto. Parla di donne ed è scritto per le donne, ma anche per gli uomini naturalmente, non sono sessista, però solo quelli intelligenti potranno capire…
Una mattina, dopo un’indigestione, mi sono svegliata e parlavo in Uzbeko, ma è durato poco, giusto il tempo di bere un caffè e riprendermi. In normali condizioni parlo italiano, perché sono nata a Roma, e decisamente bene sia il francais, che l’english. L’espanol me gusta mucho e me la sbroglio, con il greco mi diverto, con il cinese mi impicco.
Mi diletto tra l’altro ad imitare gli accenti stranieri, quello dell’est mi viene particolarmente bienie, così bienie che ad un provino mi hanno chiesto se avevo i documenti in regola… per poi non prendermi. Secondo me hanno rosicato (ci sono rimasti male, ndr) perché ci erano cascati con tutte le scarpe e si sono sentiti presi in giro… valli a capi’.
A proposito di scrittura: ora ho cominciato pure a girarle le storie che mi bussano all’amigdala, e sto cominciando seriamente a pensare a un lungo…
Quando non lavoro come attrice la mia voce mi supporta e mi porta il pane quotidiano.
In passato ho provato a fare la persona seria e ho insegnato in una scuola (privata). Bellissima esperienza umana con gli studenti (non tutti) una merda il rapporto con la proprietaria della scuola, convinta che coi soldi si possa comprare tutto (naturalmente, col senno di poi, ora so che ha ragione lei).
Amo il bello. Il bello in qualunque forma: un tramonto, una donna, una casa, un bel paio di spalle, un sorriso, un quadro, un gatto, un fiore, un figo (facile..) perché fa bene allo spirito e ai sensi.
Amo la luce del sole. Ne ho bisogno come di bere e mangiare.
A proposito di mangiare mi piace cucinare. L’ultima volta ho esagerato: 58 persone a cena…
Amo curare le mie piante, le orchidee in particolare. E loro mi gratificano fiorendo e fiorendo e rifiorendo..
Amo il mare, il suo colore, il suo suono. Mi fa stare in pace con me stessa e col mondo. E poche cose hanno questo merito.
Amo chi mi ama… amor ch’a nullo amato amar perdona..
Amo le persone intelligenti.
Temo gli idioti più delle persone cattive: non sai mai cosa possono farti. Non lo sanno neanche loro..
Fuggo dai logorroici. Mi fanno entrare il cervello in tilt e non capisco più nulla. Li evito quanto la peste..
Adoro chiacchierare con i miei amici, invitarli a casa, condividere gusti e idee.
Mi piace perdermi per le vie, bighellonare senza meta…
Amo la bella musica. Etnica, classica, jazz, country. Tutta. E adoro cantare. Ultimamente mi sono fissata con la regina della notte di Mozart. Lo so, come al solito esagero, ma Machiavelli diceva che bisogna sempre mirare in alto…
Amo fotografare e riprendere con la mia telecamerina. Fissare le immagini, momenti cruciali di quotidianità perse nel loro ripetersi, per me unico.
Adoro la mia famiglia. Mio marito, l’unico in grado di apprezzarmi nella mia globalità anche se ogni tanto protesta per il mio disordine, gliel’ho detto che non mi occupo di contabilità, e dunque caro, sopportami (naturalmente è reciproco). Mia figlia, la cosa più bella che sono riuscita a fare nella mia vita. Il mio cane Lola, che riesce ad amarmi anche quando ho le paturnie (e starmi vicino non è semplice).
Credo nelle energie positive e nello scambio reciproco.
Al cinema mi piacciono i grandi: Robert Zemeckis, Radu Mihaileanu, Paul Thomas Anderson, Mike Leigh, Ferzan Ozpetek, Woody Allen e Frank Capra che tento di imitare, mio malgrado.
Tra i film che amo di più: Frankestein Junior, La vita è meravigliosa, Forrest Gump, Brancaleone alle crociate, Qualcosa è cambiato, Magnolia, Segreti e bugie.
Me ne dimenticherò un centinaio, ma ora non mi vengono in mente.
I miei libri preferiti sono “Il profumo” di Patrick Suskind, “Il lupo della steppa” di Hermann Hermann Hesse, “Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer, “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, e naturalmente “Poker di donne in cerca di cuori” (ogni scarrafone è bello a mamma sua…)
Sono una persona che ha imparato a chiedere scusa. E lo fa spesso. Che si mette continuamente in discussione. Sono una persona in mutamento continuo. In meglio credo. Spero…
Penso che l’azzurro del cielo e del mare e il verde della natura siano ciò che fa “piu’ bene” ai miei occhi.
Il giallo sole in questo momento è il mio colore.